Oggi voglio affrontare con voi un argomento che di solito pone parecchie aspettative sulle mamme e ancora più spesso richiede loro parecchie energie: lasciare o no i propri bambini a giocare liberamente in modo autonomo?
Ci sono molti giudizi e pregiudizi in chi non crede che sia possibile o giusto ed è convinto che i bambini debbano essere intrattenuti e stimolati quasi sempre, a casa come durante una festa di compleanno.
Penso che in parte succeda perché oggi la nostra società si aspetta, soprattutto da noi mamme, una fonte inesauribile di attività da far fare ai nostri bambini e da fare insieme a loro, e che sia anche un nostro dovere impegnare la maggior parte del nostro tempo per farlo. Come se fosse un obbligo gestire la noia dei nostri figli per non lasciarli a doverla affrontare da soli.
Come tutte le cose estreme mi è sempre sembrato esagerato, perché i bambini sono bravissimi a giocare per conto proprio e sono anche convinta che il gioco libero li aiuti moltissimo a stimolare la fantasia e la loro capacità di risolvere da soli i piccoli problemi che incontrano. Certo, in parte dipende anche dal carattere sia della mamma sia del bambino, ma trovo che troppo spesso il gioco autonomo sia sottovalutato.
Gioco autonomo alle feste di compleanno
Prima di provare a far diventare un lavoro la mia passione per le feste dei bambini, avevo un blog che si chiamava Feste&Sorrisi. Il primo post l’ho scritto a giugno del 2014 e lo trovate anche qui sul blog.
Già in quegli anni parlavo di come in realtà non ci sia poi bisogno di pagare sempre una persona per occuparsi dell’animazione a una festa di compleanno per bambini, soprattutto se i bimbi sono piccoli. Perché ai bambini la cosa che più interessa alle feste è stare insieme ai loro amici e se si forniscono loro alcuni strumenti sono benissimo in grado di fare da soli.
In quei tempi ho organizzato feste di compleanno anche con un centinaio di invitati perché le organizzavo sempre in compagnia, unendo più compleanni. Prima con un’amica che aveva un bimbo più grande del mio di un anno, perciò univamo le feste e invitavamo tutti i bambini delle nostre due classi dell’asilo nido più fratelli e genitori. Quindi immaginate quanti eravamo!
Poi con i compagni della scuola materna e della scuola elementare. Non abbiamo mai avuto bisogno di animazione! Mai! E le feste sono sempre state un successo.
Organizzavamo tavoli con colori, fogli da colorare, forbici e colle e angoli gioco, come tende degli indiani, ecc. Altre volte, visto che spesso il periodo della festa cadeva in pieno Carnevale, dicevamo ai bambini di arrivare alla festa travestiti e loro si divertivano così tutto il tempo. Senza bisogno di molto altro. E io mi godevo la festa insieme ai miei invitati.
Però vorrei chiarire una cosa: non sto dicendo che chi preferisce chiamare l’animazione alle sue feste di compleanno sbagli. Assolutamente no. Voglio solo farvi capire che si può benissimo organizzare una bella festa anche senza animazione, senza per questo avere intorno dei piccoli selvaggi o essere super stressate per gestire tutto.
Gioco autonomo a casa
Stesso discorso quando li abbiamo in casa con noi. Anche se sono piccoli, è uno stimolo importante lasciarli a giocare da soli anche per una mezz’ora o di più (dipende molto dall’età dei bambini). Soprattutto se nel frattempo dobbiamo pulire casa oppure lavorare e abbiamo bisogno di non essere distratte per un certo periodo.
Ecco oggi sembra che sia quasi un obbligo che una mamma stia sempre dietro al figlio a organizzare giochi e intrattenimento e magari a giocare con lui. Sempre, in casa e fuori. E se questo non succede c’è una sorta di implicito giudizio negativo nei confronti di quella mamma.
Non è facile andare contro corrente in questo caso, soprattutto se si è mamme al primo figlio ed è tutto nuovo e ci si sente quasi sempre sotto esame no? Però non dovrebbe essere così!
A volte basta solo qualcuno che ci dica che si può fare davvero, che ci ha provato a far giocare da soli i figli e che ci è riuscito senza troppe ansie o sensi di colpa. Non per vantarsi, ma per aiutare con il suo esempio quelle mamme che vorrebbero farlo ma non sanno bene come comportarsi.
Se volete approfondire il discorso vi rimando alla puntata#4 del mio podcast CALMA MAMMA! dal titolo “Gioco autonomo e pregiudizi”, dalla quale è tratto questo articolo. Buon ascolto!
Photo by Dragos Gontariu on Unsplash.