Oggi voglio discutere insieme a voi di un argomento che in questi giorni interessa tutte noi mamme, alle prese ancora una volta con i figli a casa perché le scuole sono chiuse. Figli che spesso sono da gestire insieme a tutto il resto e anche al lavoro da casa.
Per lavoro da casa, lo chiarisco subito, intendo anche quello delle mamme casalinghe che per me assolutamente è un lavoro, anche se comodamente ignorato e non considerato tale dalla società. E spero che anche voi la pensiate allo stesso modo.
Comunque questi giorni in un certo senso accomunano sia le mamme che non hanno un lavoro fuori casa sia quelle che ce l’hanno e che sono adesso costrette a svolgerlo a casa.
Avere i figli a casa tutti i giorni tutto il giorno e sentirci stressate e sotto pressione è normale e non ha niente a che vedere con chi dice che consideriamo la scuola come un parcheggio e che se abbiamo voluto dei figli dobbiamo anche occuparcene. Perché il discorso non è assolutamente questo.
Nessuno sta parlando di non volersi occupare dei bambini, anzi, sono convinta che la maggior parte di noi in fondo è contenta di averli a casa e di godersi la loro compagnia, cosa che troppo spesso un lavoro fuori casa non permette.
Il problema di gestire i figli e un lavoro da casa
Averli a casa però non significa solo prenderci cura di loro e dedicare a loro parte del nostro tempo: questo già lo facciamo tutti i giorni, siamo mamme no?
Il problema nasce perché oltre a questo dobbiamo spesso assumere anche il ruolo di insegnanti, ruolo che normalmente è affidato alla scuola se noi non siamo insegnanti di mestiere. E questo è un ruolo che a casa non è relegato “solo” all’orario di scuola ma spesso dura tutta la giornata. E si sovrappone a tutti gli altri ruoli che già ricopriamo quotidianamente: moglie e mamma, donna delle pulizie, cuoca, problem solving, amministratrice per citarne solo alcuni.
Il lavoro e l’istruzione dei figli sono attività che solitamente vengono svolte fuori casa e relegate a spazi e momenti ben precisi. In questi giorni invece tutto si sovrappone e noi mamme dobbiamo davvero imparare a gestire un delicato gioco di incastri ed equilibri che dovrebbero lasciarci anche il tempo per curare noi stesse e ricaricare le energie. Tanto più se non abbiamo aiuti esterni a supportarci.
Perciò il problema non si limita solo a dover intrattenere per qualche ora in più al giorno i nostri bambini, e comunque anche quello è un bell’impegno.
Ma se dobbiamo lavorare come possiamo intrattenere i bambini? Se sono grandi è più facile imporre loro di non disturbare per qualche ora, ma quando sono piccoli, in età che va dal nido alla materna ma anche ai primi anni di elementari, è più difficile spiegare loro che non devono disturbare o cercare la mamma. E anche quando riusciamo a farlo e loro sono così bravi da accettarlo, difficilmente dura più di una o due ore consecutive (se siamo fortunate).
La pianificazione ci salva
Ho capito in questi mesi che pur essendo io una patita di pianificazione e organizzazione, quando ci sono di mezzo i bambini una pianificazione e delle routine fisse e rigide sono impossibili da mantenere. Più i bimbi sono piccoli più le giornate sono diverse anche se abbiamo impostato per loro delle routine. L’imprevisto è sempre dietro l’angolo.
Però è comunque la pianificazione che ci può venire in aiuto, anche senza renderla fissa e rigida. Io in questi giorni sto facendo così per affrontare le giornate che mi sembrano sempre troppo piene se penso a tutto quello che dovrei fare e a come arriva sera spesso senza che ne sia davvero consapevole se non perché fuori fa buio.
Mi prendo del tempo per considerare quello che devo affrontare, i possibili problemi che si possono presentare oppure, se a volte questi pensieri mi tengono sveglia la notte, mi alzo e li scrivo e poi torno a letto molto più leggera e rilassata. Non affrontarli o farsi prendere dal panico non serve a nulla no?
Poi trovo una soluzione a ognuno di essi, a volte più di una, magari un piano B soprattutto se quell’attività che devo affrontare è molto importante, o non può essere rimandata.
Pianificare comunque in agenda mi permette di non sentirvi con l’acqua alla gola o con l’ansia se non riuscite a rispettare la scadenza.
Leggete anche: Come trovare tempo quando non hai tempo
Se volete qualche altro consiglio correte ad ascoltare la puntata #2 del mio podcast CALMA MAMMA! dedicata proprio a questo argomento e dalla quale è tratto parte di questo articolo.
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