Rileggendo per la milionesima volta “Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen e grazie a un suggerimento della mitica Valeria Zangrandi, è nata l’idea per questo post. Quanti pregiudizi ci sono sulle feste di compleanno per bambini? Direi abbastanza e confesso che non ne sono stata immune neanche io.
A volte però è solo la nostra mancanza di immedesimazione nelle cose che amano i nostri figli o il poco tempo che abbiamo a disposizione e che spesso ci fa correre senza vivere appieno il presente, che non ci fanno vedere invece la magia delle feste di compleanno, un regalo per i nostri figli nel loro giorno speciale.
Di seguito provo a smontare 3 pregiudizi sulle feste di compleanno che fanno parte della nostra società:
- Sono noiose. Chi di noi genitori, ricevuto l’ennesimo invito a un compleanno, non ha sbuffato o alzato gli occhi pensando “Che noia!”? Però, se si cambia punto di vista, si possono considerare gli inviti alle feste di compleanno come un modo per passare qualche ora in compagnia chiacchierando con gli altri genitori mentre osserviamo i nostri figli interagire con gli altri bambini. Quando i bambini sono piccoli e noi genitori siamo “costretti” a partecipare alle varie feste, invece di innervosirci proviamo a viverle come un momento per creare nuove amicizie e per condividere (tempo, esperienze e gioia) con i nostri bambini. Leggete anche: Perché organizzare la festa di compleanno a un bambino?
- Bisogna per forza intrattenere i bambini. Per smontare questo pregiudizio insisto da vari anni, perché io per prima, alle feste che ho organizzato nel tempo per mio figlio e non solo, ho sperimentato che non è così. Fino ai 7/8 anni ai bambini interessa principalmente stare in compagnia dei loro amichetti. Indipendentemente dalle attività che si fanno. Se li lascerete liberi vedrete che sapranno intrattenersi tra loro. A volte basta invece molto poco per tenerli occupati: colori e disegni da colorare, lavoretti con la carta da fare, una palla, una tenda, ecc… Non per forza dovete pensare a giochi strutturati dove è necessaria la presenza di un adulto. Mi rendo conto che su questo punto c’è ancora molta diffidenza, ma la fantasia dei nostri bambini è sempre forte e ci può sorprendere. Leggete anche: Feste per bambini senza animazione: si può sopravvivere?
- Bisogna invitare tutta la classe. Anche questo è un pregiudizio radicato soprattutto in noi genitori e spesso dipende dal voler essere accettati dalla “massa” o da non essere in grado di “sopportare” le conseguenze di fare diversamente. È un punto delicato, che dipende molto da quanto siamo in grado di pensare con la nostra testa e di spiegare con tranquillità le nostre ragioni sia ai nostri figli sia agli adulti che eventualmente contesteranno la nostra scelta. Certo spetta a noi genitori, soprattutto se i bambini sono piccoli, capire cosa sia meglio fare e farlo poi con tatto e rispetto per tutti. Ma anche un bimbo di 5/6 anni è in grado di subire una delusione e imparare ad affrontarla al meglio. E presto la dimenticherà se saremo noi genitori per primi a non darle importanza. Leggete anche: Il delicato tema degli inviti a una festa di compleanno per bambini
Queste sono solo alcuni dei pregiudizi che circolano sulle feste di compleanno. E sono certa che tutti noi ne abbiamo o ne abbiamo avuto almeno uno. Credo che sia normale. Però se impareremo a vedere le cose da un altro punto di vista e ad ascoltare veramente i desideri dei nostri bambini, a non pensare sempre che la soluzione migliore sia conformarsi alle masse e alle mode, saremo sorpresi noi per primi. Anche dai nostri figli!
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