
Per me la risposta è semplice: per regalargli qualche ora di divertimento pensato apposta per lui nel suo giorno speciale. E per condividere la sua gioia!
Noi abbiamo sempre festeggiato il compleanno di Richi, fin dal suo primo anno di vita. Quella prima festa è stata organizzata a casa con solamente i parenti più stretti. Ma già l’anno dopo abbiamo affittato una sala per invitare anche gli amici. La scelta è stata obbligata perché il nostro appartamento è piuttosto piccolo, ma non ci siamo mai domandati se era il caso o meno di farla. Come non festeggiare insieme ad amici e parenti una data così importante che ci ha donato e ci dona continuamente tanta gioia?
Penso però che anche nell’organizzare una festa di compleanno ci vorrebbe buon senso e rispetto per le esigenze del bambino, in relazione alla sua età e al suo carattere. Quando i bambini sono molto piccoli non sempre gradiscono ritrovarsi in mezzo a tanta gente, possono non amare essere al centro dell’attenzione e avere attorno troppa confusione. Ma già dai 3/4 anni le cose cambiano.
Spesso, al giorno d’oggi, organizzare feste di compleanno per bambini è diventato quasi una moda, un metro per misurare il grado di bravura di una famiglia e più sono pompose e pianificate nei minimi dettagli per intrattenere più persone possibile, meglio è. È come se fosse una gara a chi spende di più, chi ha la torta più grande, chi invita più gente, chi ha la scenografia migliore, ecc. E se non si invitano tutti e non si partecipa a tutte le feste alle quali si è invitati, si è considerati maleducati o peggio. Ma alla fine di tutto? Grandi e piccini rimangono soddisfatti e si sono veramente divertiti?
Io continuerò a organizzare feste per mio figlio perché amo farlo, al meglio delle mie possibilità ma senza esagerare, assicurandomi di divertirmi, che si divertano lui ed i suoi amici e che tutti gli invitati si sentano a loro agio. Inoltre, cercherò di farlo partecipare a quelle feste a cui lui desidererà partecipare.
Spero di riuscire a insegnargli che deve ragionare con la sua testa e cercare di non essere troppo superficiale. Tutto questo nel rispetto di se stesso e degli altri. E ci devo riuscire anche io! Una bella sfida no?
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